Il Gran Galà delle Danze Country: dai saloon del Far West al cuore del Piemonte
La Danza Country racconta un pezzo di storia degli Stati Uniti d’America. Racconta degli affollati Saloon Western ai tempi della conquista del vecchio Far West quando, al momento di concedersi una pausa dal lavoro, i cowboy così come i militari, taglialegna, uomini d’affari, sceriffi e minatori, si radunavano per rilassarsi varcando la soglia d’ingresso delimitata dalle tipiche ante in legno che oscillavano avanti e dietro di continuo.
Qui, tra gli assi di legno che sorreggevano un arredamento essenziale, la danza divenne una delle forme di intrattenimento principale. La danza country nasce come ballo sociale senza la pretesa di essere trasformata in una danza di tecnica e così è giunta da oltre oceano fino in Europa e si è mantenuta viva fino ai giorni nostri.
Con lo stesso spirito delle sue origini le associazioni legate ad ASI hanno raccolto la tradizione dietro questa danza e hanno ideato eventi come il Gran Galà delle Danze Country organizzato dal Comitato Regionale ASI del Piemonte e patrocinato dalla regione stessa. Le Asd del territorio Free Country, CC Country, Old Wild West e Unicorno Style si sono riunite sabato scorso nel piccolo comune di Montalenghe per dare vita ad una serata all’insegna della danza tradizionale e dell’aggregazione cittadina. Montalenghe, un paesino in provincia di Torino, conta meno di mille abitanti eppure per il secondo anno di seguito si è animato con la presenza di decine e decine di associati riuniti nel nome della danza popolare. La manifestazione è stata realizzata per la prima volta nel 2022 grazie al bando promosso dall’assessorato allo sport della regione Piemonte a seguito del titolo acquisito di “regione capitale europea dello sport”. Il Centro Comunale Polivalente di Montalenghe, dove si è svolto l’evento, ricorda proprio una sala da ballo vecchio stile con le travi in legno a vista e il parquet calpestato dai tacchi dei tipici stivali texani.
Il Gran Galà delle Danze Country deve la sua esistenza alla volontà di dare risalto e visibilità a un’attività appartenente ad una tradizione storica remota eppure ancora oggi in continuo sviluppo. È più di una semplice serata di danza; è un tributo ad un rituale intriso di passione e libertà, un’esperienza che riunisce cuori e anime in una danza senza confini.